«Lo scetticismo nei confronti della Blockchain? La storia si ripete»

09.Mag.2019Interviste

«La lotta tra il bene e il male è sempre esistita e sempre esisterà. Inizialmente i ladri hanno dovuto imparare ad aprire casseforti chiuse con i lucchetti, poi con sistemi più sofisticati. Più tardi hanno capito come entrare nelle banche e rubare soldi, adesso stanno imparando come rubare dati e bloccare aeroporti. Il livello si sta alzando, ma gli hacker riguardano tutto il mondo in cui viviamo e la tecnologia Blockchain può aiutarci a prevenire queste azioni. Ma a coloro che temono che anche la Blockchain possa essere hackerata dico: è molto difficile che possa accadere, ma nella lotta tra buoni e cattivi non è pensabile non accettare questa tecnologia per questa paura».

Con queste parole il Presidente di Consulcesi Group Massimo Tortorella ha commentato lo scetticismo che ancora ruota intorno alle nuove tecnologie, Blockchain inclusa, quando si parla di cybersecurity. Ma non è la prima volta che l’innovazione viene accolta in questo modo, come ha sottolineato il Presidente Tortorella: «Abbiamo sperimentato lo stesso scetticismo quando sono nate la radio o la televisione. Alcune persone credevano che fossero strumenti creati dal diavolo».

«Più tardi, 20 anni fa – ha detto Tortorella – Internet ha cambiato le nostre vite, eppure se ne aveva paura. E la stessa paura esiste ancora: basti pensare al boom dei social network, che stanno influenzando così tanto il nostro mondo e hanno permesso ad una persona non accettata dal mondo della comunicazione Presidente degli Stati Uniti d’America».

«Quei sistemi che hanno bisogno di controllare diversi settori – ha dichiarato – vedono un nemico in Internet e nelle nuove tecnologie. Ecco perché cercano di ostacolare questo cambiamento. Stiamo solo assistendo alla storia che si ripete».