La rivoluzione blockchain cambia la Sanità, sicurezza e anti-fake

22.Feb.2019Press release

Nel giro di un anno è tutto cambiato, è finito un mondo e ne è cominciato un altro: la Blockchain, parola apparentemente astrusa ma semplicemente riferita a un metodo tecnologico di base, porta con sè una rivoluzione ed entra nel mondo della Sanità promettendo velocità nell’assistenza, abbattimento della burocrazia, dati sicuri e certificati, condivisibili tra i medici, e un risparmio valutato in 5 miliardi di euro ogni anno per il Servizio Sanitario nazionale. Di come può cambiare la Sanità con questa tecnologia si è parlato oggi in Senato nel corso del convegno “Blockchain in Sanità: opportunità e prospettive“. “L’organizzazione del Sistema sanitario può trasformarsi radicalmente, crescere e velocizzarsi. Quelli passati sono stati anni di tagli. Adesso è tempo di investire in Sanità, la Blockchain è un treno da non perdere. L’Italia ne ha assolutamente bisogno”, ha detto il presidente della Commissione Sanità del Senato Pierpaolo Sileri. “Questo metodo per esempio può aiutare a controllare i pazienti, evitando perdite di tempo a inseguire cartelle cliniche cartacee. Tutti vogliono vivere in salute, invecchiare bene e morire serenamente il più tardi possibile – ha sottolineato Silerila Blockchain può mettere in rete tutti i servizi regionali fornendo un servizio importantissimo ai cittadini. E la qualità del servizio è di per sè un risparmio“. Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi, gruppo leader in Europa dedicato ai professionisti medico-sanitari, ha messo subito le cose in chiaro: “Blockchain non significa blocco di qualcosa, significa Protocollo di fiducia, vuol dire avere dei dati certificati da usare in favore della salute delle persone“. “E la raccolta di dati nel settore della Sanità – ha sottolineato – può essere resa più efficiente proprio attraverso l’applicazione di questa tecnologia. Sondaggi, indagini sull’adeguatezza delle prestazioni sanitarie e questionari otterranno risposte verificate e utili a migliorare i servizi offerti ai cittadini“, ha spiegato. E ancora: “Sarà proprio la Blockchain a stabilire un nuovo standard per la gestione dei dati sanitari, a partire dalle cartelle cliniche fino alla tracciabilità delle staminali. Così i dati entreranno a far parte di un database condivisibile, consultabile dal personale medico, nel pieno rispetto della privacy dei pazienti e scongiurando i rischi informatici. Il risparmio per il Sistema sanitario si aggira intorno ai 5 miliardi l’anno, come indica anche uno studio della Fondazione Gimbe“. Il vicepresidente del Parlamento europeo Fabio Massimo Castaldo ha aggiunto: “I registri condivisi sono un obiettivo anche per Bruxelles. Servono per l’abbattimento dei costi e per la razionalizzazione dei servizi. La rivoluzione Blockchain consente di fare un balzo in avanti alla Sanità a livello europeo. È già stato fatto uno stanziamento di 80 milioni, nel prossimo quadro finanziario pluriennale vi saranno altri finanziamenti“. E ha concluso: “È importante che la blockchain diventi protagonista