Indagini sanitarie, Liberatore (IQVIA): «Grazie alla Blockchain, le rendiamo trasparenti e affidabili»

01.Mar.2019Interviste

Oggi, le indagini sanitarie si basano sulla fiducia. Se l’azienda che le conduce dichiara di aver intervistato mille medici o mille pazienti, di fatto nessuno è in grado di controllare se è vero o no. Ma se vi viene applicata la tecnologia Blockchain, la trasparenza, l’inviolabilità e la sicurezza dei dati sono garantite. Come spiegato da Sergio Liberatore, General Manager di IQVIA, l’applicazione di questa nuova tecnologia a survey, sondaggi e indagini di mercato, consente alle aziende che lavorano nel settore di acquisire maggiore attendibilità.

Ecco perché IQVIA, provider globale nei campi dei dati, dell’innovazione tecnologica, della ricerca clinica e della consulenza strategica e leader nelle indagini di mercato per il settore sanitario, è intenzionato a finalizzare una partnership con Consulcesi Tech e far diventare realtà queste ipotesi. «Applicando la Blockchain al settore, potremo confermare la qualità di ciò che facciamo e alzare la competizione», ha detto Liberatore alla fine del convegno recentemente ospitato dal Senato italiano dedicato alle possibili applicazioni della Blockchain in sanità.

Tra queste, ci sono migliaia di applicazioni utili al mondo farmaceutico, che possono rendere il settore più qualificato e tenerlo al passo con i tempi: «La ricerca clinica – ha spiegato -, i trial clinici, tutto il mondo dei dispositivi che vengono impiantati nel corpo umano senza essere certi delle loro origini sono solo alcuni esempi. Ma soprattutto può essere estremamente utile a controllare l’intera supply chain dei prodotti farmaceutici, rassicurando il sistema sanitario sulla sicurezza e l’efficacia dei medicinali che troviamo sul territorio».

La lotta ai farmaci contraffatti è infatti una delle sfide principali che l’industria farmaceutica deve affrontare. «Fonti europee – ha detto Liberatore – ritengono che a causa dei farmaci falsi vengano persi 17 miliardi di euro e 90mila posti di lavoro. Solo in Italia, parliamo di 2 miliardi di euro e 10mila posti di lavoro. Numeri a cui vanno aggiunti i 2 miliardi di euro di evasione fiscale che l’Europa subisce a causa di questo fenomeno. È un problema economico, un problema sociale e un problema sanitario, perché un medicinale non certificato può essere molto pericoloso per la salute di chi lo assume».

Un fenomeno che la Blockchain può però contribuire a combattere. E l’Italia potrebbe coprire un ruolo importante in questo: «Il mio sogno – ha dichiarato Liberatore – è dar vita ad un progetto basato sulla Blockchain contro i farmaci contraffatti, e poi esportarlo in altri Paesi europei. Sarebbe un progetto importantissimo e molto ambizioso per l’Italia».