L’europarlamentare Kaili alla presentazione di “Cripto-svelate” a Bruxelles: «L’UE presto avrà un osservatorio sui crypto asset»

12.Ott.2018Press release Infocoin

«Serve certezza di diritto per dare la possibilità alla tecnologia Blockchain di svilupparsi». L’eurodeputata Eva Kaili non ha dubbi sull’importante legame tra regolamentazione e innovazione. Durante la presentazione del libro “Cripto-svelate” degli imprenditori italiani Andrea e Massimo Tortorella a Bruxelles, ha spiegato che cosa l’Unione Europea ha già fatto in questo settore e cosa intende fare. «Abbiamo già un osservatorio sulla Blockchain che ne monitora l’evoluzione e presto avremo un osservatorio sui crypto asset per controllare lo sviluppo della tecnologia dei token e degli ICO».

«Vogliamo dimostrare la nostra volontà e la nostra intenzione – ha proseguito l’europarlamentare Kaili – di supportare la tecnologia Blockchain, anche attraverso finanziamenti e opportunità finanziarie. Credo che l’Unione Europea sia in testa a questo processo. Siamo ad un evento italiano ed io sono greca, quindi sappiamo bene quanto i Paesi del Sud abbiano sofferto le conseguenze della crisi economica. Questa tecnologia, offrendo delle soluzioni decentralizzate, potrebbe essere la risposta al non essere stati in grado di gestire centralmente questo genere di crisi».

Essendo l’autrice della risoluzione sulla Blockchain recentemente adottata dal Parlamente UE, Kaili ben conosce i vantaggi offerti da questa tecnologia, soprattutto per il settore pubblico: «La Blockchain rimuove intermediari e ostacoli – ha spiegato – quindi ci consente di ridurre la burocrazia e abbassare i costi di qualunque contratto o certificato, facilitando la lotta alla contraffazione».

«Abbiamo già dei progetti pilota che il Parlamento e la Commissione UE attiveranno nella pubblica amministrazione per superare questo genere di problemi – ha annunciato Kaili – quindi credo che siamo abbastanza avanti. È un piano molto interessante per risolvere queste questioni, una volta per tutte. E per tutti gli europei».