La questione della liquidità ed il “Wash trading”

28.Set.2018Editoriale

In generale la scelta del mercato giusto è importante per ogni commercio, e lo è ancora di più quando si tratta di criptovalute. Anche se sono possibili scambi OTC, con scambi diretti con prezzi definiti caso per caso, il modo più diffuso per vendere e comprare criptovalute è attraverso gli exchange. Attualmente abbiamo centinaia di questi mercati, con differenti caratteristiche: possono essere centralizzati o decentralizzati, possono operare anche con valute Fiat o meno, alcuni scambiano centinaia di asset virtuali, altri si limitano a poche coppie, ma comunque in tutti i casi un elemento essenziale da considerare è la liquidità.

Cos’è la liquidità? Liquidità è la caratteristica per la quale un operatore può vendere uno o più beni senza che questa transazione venga ad influire in modo rilevante sul prezzo definito dal mercato. Come il centro di gravità in un sistema planetario è definito dall’apporto di ogni massa in gioco, allo stesso modo in un mercato il prezzo viene influenzato da ogni scambio, anche il più piccolo, ma in un mercato liquido questa influenza è impercettibile e praticamente irrilevante. La liquidità assicura che il prezzo sia definito dal complesso delle transazioni in entrata ed in uscita, in modo stabile e continuo, tanto che un mercato efficiente deve essere un mercato liquido.

Un investitore equilibrato, o anche un trader, dovrebbe sempre preferire il mercato più liquido, in grado quindi di indicargli il prezzo più corretto, per cui vi è una vera e propria gara da parte degli exchange per mostrare quella maggiore, attraverso un indicatore molto semplice come il volume degli scambi: maggiore il volume, più liquido è il mercato, più semplice e rapido sarà vendere o comprare al miglior prezzo i vostri asset, e più difficili saranno le manipolazioni del mercato come i famosi “Pump and Dump”.
A fianco del volume abbiamo anche altri possibili indicatori della liquidità del mercato, come la volatilità del prezzo, l’order book, la volatilità del volume degli ordini. Purtroppo ci sono dei problemi nel dare una valutazione corretta alla liquidità del mercato, soprattutto in un ambiente dove le regole per gli exchange non sono ancora perfettamente definite oppure non vengono correttamente applicate: infatti una pratica molto diffusa è quella del cosiddetto “Wash Trade”, termine con il quale intendiamo una forma di manipolazione del mercato nella quale un investitore contemporaneamente vende e compra lo stesso strumento finanziario, quindi alterando il vero volume degli scambi e creando una falsa immagine della liquidità. Il wash trading non è facile da identificare, se non si hanno delle fonti informative interne, perché queste pratiche sono nascoste con il normale trading, oppure spesso vengono utilizzati degli operatori “Medi” non identificabili, ma www.cryptoexchangeranks.com ha condotto un’analisi statistica su sette dei maggiori exchange (OkeX, KyCoin, Bittrex, Poloniex, HitBtc e Houbipro) rivelando come ciascuno di essi, a livelli diversi, ha mostrato dei modelli ripetitivi periodici sospetti dal punto di vista del Wash Trading.
Per concludere, la liquidità è un elemento essenziale nella scelta di un exchange, ma dobbiamo sempre essere attenti nel proteggere i nostri investimenti da comportamenti scorretti anche da operatori professionali. Per evitare questo genere di problema è quindi consigliabile affidarsi ad investitori professionali che possano costruire delle relazioni chiare e durature con i migliori exchange.