La Blockchain per regalare un’identità ai rifugiati e ai perseguitati
I rifugiati e gli apolidi di tutto il mondo potrebbero presto utilizzare la Blockchain per rivendicare la propria identità. Come spiegato dal Guardian, Muhammad Noor – appartenente al gruppo dei Rohingya – intende registrare nel database virtuale e decentralizzato certificati di nascita, documenti e titoli. La tecnologia eviterebbe lo smarrimento, la distruzione, la falsificazione e l’uso improprio di tale materiale.
Inoltre la Blockchain è già utilizzata dalle organizzazioni umanitarie per trasferimenti di denaro a beneficio dei rifugiati. In questo modo il sistema dei blocchi consente alle popolazioni perseguitate di sfuggire alle oppressioni dei regimi dittatoriali.