Il legame tra Blockchain e cellule staminali si chiama Futura Stem Chain

03.Mag.2019Interviste

Si chiama Futura Stem Chain e cambierà il modo in cui le aziende immaginano la crioconservazione delle cellule staminali. Utilizzando la tecnologia Blockchain, l’intero processo, dalla firma del contratto alla certificazione di proprietà delle cellule staminali conservate, è garantito, trasparente e sicuro.

«Il progetto Futura Stem Chain è nato nell’ambito di Futura Stem Cells per definire tutti i passaggi della conservazione di un campione di cellule staminali autologo – ha dichiarato Pierangela Totta, direttore scientifico di Futura Stem Cells -. Certificando il processo, i genitori possono facilmente mostrare al loro medico la qualità delle cellule o la banca in cui sono conservate».

Da un punto di vista tecnico, verranno messe a disposizione una serie di D-APP (applicazioni web e servizi) che interagiranno con uno Smart Contract. Questo provvederà alla validazione di ogni step e li trasformerà in transazioni sulla Blockchain che archivierà i dati sui nodi di una rete distribuita per rendere l’informazione sicura e immutabile grazie alla tecnologia Ethereum sulla quale è basata. Una volta emesso il certificato di crioconservazione, viene assegnato un Token Futura che certifica le proprietà delle cellule staminali e che sarà distribuito nella main net Ethereum all’interno di un Wallet assegnato al cliente.

Se vi state chiedendo quali sono i principali vantaggi di questo sistema, è possibile riassumerli in tre punti: per prima cosa, lo stato di avanzamento di tutto il processo può essere seguito attraverso il computer o lo smartphone mediante autenticazione e utilizzo di una chiave di sicurezza univoca; in secondo luogo, l’autenticità e l’inviolabilità del certificato sarà garantita dal codice Hash scritto sulla Blockchain; infine, se l’utente deve avere disponibilità delle cellule staminali o intende effettuare una donazione, dovrà solo riscattare il Token presso la banca.