Criptovalute, le lacune normative degli Stati Uniti
Uno studio del Cambridge Centre for Alternative Finance quantifica in tre milioni gli americani che utilizzano criptovalute come il Bitcoin. Negli Stati Uniti finora soltanto 23 Stati e il Distretto di Columbia hanno cominciato a disciplinare la materia. New York e California, riguardo alla tassazione, hanno emanato linee guida sugli scambi di monete digitali.
Emma Beyer su Bloomberg illustra i differenti modelli applicati:
– Modello di New York: si concentra sul valore del Bitcoin trasferito per determinare la base imponibile delle vendite e non sul prezzo di listino del bene
– Modello della California: calcola l’imposta sulle vendite utilizzando il prezzo di listino di una risorsa e non il valore del Bitcoin
– Altri modelli: la maggior parte delle leggi statali si occupa degli scambi di denaro